CENNI STORICI: L’attuale cittadina sorse, inizialmente col nome di S. Antonino di Cianciana, il 4 ottobre 1646 allorché Sigismonda d’Onofrio comprò per il figlio Giuseppe Antonio Joppolo, principe dal 1677, la “Licen tia populandi” per fare una “babitatione et populatione” nella terra di S.Antonio. Ma il territorio di Cianciana è statao antropizzato in epoche remote. Infatti, l’attuale sito occupa antiche e prosperose città delle quali, storicamente, poco si conosce nonostante i numerosi reperti archeologici e le insistenti leggende: la Massa o Villa Chincana di epoca romana, la Kalat Iblatar saracena e Ciancianìa, sorta in epoca normanna alla periferia. Primo signore fu il nobiluomo catanese Bartolomeo da Brindisi. Estintasi nel 1769 la famiglia Joppolo, la signoria di Cianciana passò, per trasmissione ereditaria, ai Bonanno prima e ai Gioeni poi, fino al 1812 quando divenne municipio libero.
Gli edifici degni di nota sono: l’ex Monastero dei Padri Minori Riformati di S. Francesco, la Chiesa Madre, uno splendido Calvario, piazza Orologio, il palazzo De Michele Abatellis.
SUPERFICIE: Kmq 38
DISTANZA DAL CAPOLUOGO: Km 50
ABITANTI: 4.070 (Ciancianesi)
MUNICIPIO: Via Papa Giovanni; Tel 0922987153; Fax 0922984232;
MONUMENTI A CIANCIANA:
- La Chiesa Madre di Cianciana, sacra alla SS. Trinità costruita nel 1646 da Don Diego Joppolo, ad una sola navata, ingrandita nel 1823 con la costru zione delle altre due navate laterali ed abbellita con ornamenti di stile ionico nel 1839. In essa si venerava il famoso quadro della deposizione del Cristo morto, dipinto da R Fedele e da 5. Biagio, la statua di 5. Antonio scolpita da Girolamo Bagnasco nel 1796.
- La Chiesa di S. Antonio di Padova ove si trova anche I ‘cx Monastero dei Padri Minori Riformati (attuale Chiesa del Convento) in stile basso barocco, ad una navata costruita nel 1670 per merito della Fam. Joppolo. Nella Chiesa, è sepolto il cuore di Ludovico Joppolo morto in Africa, nella città d’Orano, ove si era recato in guerra, il quale ferito a morte durante una battaglia, disse, prima di morire ai soldati, di strapparli dopo la sua morte il cuore e seppellirlo nella Chiesa fatta costruire e donata ai Frati Riformati. Nella Chiesa una lapide posta nel lato sinistro dell’abside, descrive a brevi cenni le vicende del Principe di Joppolo.
- La Chiesa del Carmine, costruita nel 1770, con impianto ad una navata, restaurata nel 1874, sorge al centro di alcuni quartieri popolosi ed è per questo che è stata scelta come nuova parrocchia.
- La chiesa di Sant’Antonio di Padova, ultimata nel 1670 tramite intervento della fam. Joppolo con annesso convento dei Padri Nimori Riformati. In questa chiesa un tempo “Pantheon ” cittadino è conservato il cuore di Ludovico Joppolo e Spatafora dei Magnati di Spagna, morto in Africa nel 1732. Il coperchio della cassa, usata per traspoitare le spoglie del Joppolo e sul quale vi era dipinta l’immagine di S. Antonino, trovasi oggi completamente restaurato sull’altare maggiore nel coro della suddetta chiesa.
- Convento dei Padri Riformati Minori (1670)
- Chiesa del Carmine (1700)
- Chiesa del Purgatorio (1716)
- Palazzo De Michele-Abatellis (1860)
- Palazzo Joppolo (XVII sec)
- Fiume Platani
- Grotta del Cavallo
- Abissu
Manifestazioni:
Domenica delle Palme,
S.Giuseppe
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