L’antico borgo di Palazzo Adriano risiede su di un territorio molto ricco di acqua. E per questo è stato naturale negli anni provvedere naturalmente alla sistemazione e costruzione di diverse fontane ed abbeveratoi, che sicuramente ne rappresentano una peculiarità caratterizzante. Da alcune fonti di trasmissione orale (ancora oggi ritenute fonti di rilevante importanza), si evince chiaramente che la realizzazione di diverse fontane di Palazzo Adriano possano essere attribuite allo scalpellino Angelo Siano. Fanno parte del patrimonio artistico del luogo, le seguenti fontane:
Fontana di via Verdi
Risalente alla seconda metà del 1800 ed in buono stato di conservazione, la Fontana di Via Verdi si presenta con il fonte ricavato da un monoblocco di pietra locale, sostenuto da una base a mensolone e poggiato su di una parete di blocchi di pietra semisquadrati e bocciardati.
Fontana di via Vittorio Emanuele
La Fontana di Via Vittorio Emanuele è sicuramente una delle più belle e si presenta in buono stato di conservazione. Essa risale all’anno 1886, come si può notare dall’incisione riportata. La fontana fu realizzata a partire da un monoblocco di pietra locale, ed insiste su di una struttura in pietra. Un cornicione aggettante la sovrasta e la caratterizza. Il punto di fuoriuscita dell’acqua è adornato da un mascherone a bassorilievo con motivi naturalistici.
Fontana di via San Nicola
La Fontana di Via San Nicola si compone dal fonte, ricavato da un monoblocco di pietra locale, posato su di un mensolone e poggiato su una parete fatta da blocchi di pietra semisquadrati, e sulla sommità chiude con una cornice semicircolare di pietra abugnato. È una delle poche fontane che si presenta in buono stato di conservazione e a seguito del ripristino della rete idrica è tornata ad erogare la sua acqua.
Fontana di via Salomone
La Fontana di Via Salomone si presenta in uno stato di cattiva conservazione, e risulta essere una delle due fontane del paese da cui non scorre più acqua. Essa fu realizzata a forma semicircolare con pietra locale mista a cemento. Il suo utilizzo si rivolgeva a quella abitazione che all’epoca non erano ancora servita dalla rete idrica.
Fontana di via Messina
La fontana di Via Messina si mostra in uno stato di pessima conservazione. Si presenta come classico abbeveratoio in cemento a forma rettangolare. Data la sua posizione appena fuori dal paese, rivestiva un ruolo necessario ed importante per i contadini che andavano e ritornavano dalle campagne.
Fontana di via Giovannazzi
La Fontana di Via Giovannazzi si mostra in cattivo stato di conservazione. Essa è stata realizzata con la pietra locale, e la base risulta di cemento a forma rettangolare. Essa serviva soprattutto come abbeveratoio per gli animali. La presenza del cemento è indicativa della successione di alcuni interventi di restauro non propriamente rispettosi.
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